NOI PIOMBINESI E LA TRANSUMANZA SOCIALE

PIOMBINO 20 novembre 2015 – Educati all’obbedienza, abbiamo passivamente sottovalutato i contraccolpi della Globalizzazione anche quando la convenienza per la Società Lucchini è stata quella di delocalizzare la produzione Siderurgica in Polonia, persino inviandoci tecnici di Piombino a trasferire le nostre esperienze siderurgiche. Nessun Organo Sindacale e/o Politico, preposto alla salvaguardia e tutela dei posti di lavoro, ha trovato alcun che da obiettare.
Difficile in questo contesto diffondere un clima di serenità e di fiducia. Prevale la diffusa percezione di essere governati da troppo tempo da Persone incapaci di fronteggiare le Criticità Sociali. E qualsiasi lodevole iniziativa, compresa quella recente di un Consigliere Comunale che ha analizzato fatti concreti per sostenere la necessità di elaborare un così detto “Piano B”, ha sortito l’effetto opposto alla finalità di trasmettere la percezione che almeno qualcuno, avendo chiare le criticità di Piombino, si è fatto carico di proporre una soluzione.
Ciò che è prevalso invece è la percezione, o meglio ancora, la prova provata che le precedenti Amministrazioni almeno negli ultimi decenni, non abbiano recepito la necessità di costituire una Organizzazione Autorevole e Competente facente riferimento ad un Sistema di Coordinamento costituito da tutti i Sindaci della Val di Cornia, da tutte le Autorità locali con un filo diretto con la Gente Comune, lanciando messaggi trasparenti e specifici.
Sarebbe interessante interrogare il SISTEMA PIOMBINO, quello che ci ha governato nell’ultimo ventennio, quel complesso Sistema di rapporti e relazioni tra Ambienti Politici, Sindacali, Imprenditoriali e Massonici, insomma chi in concreto ha governato la nostra Città, ritenendo utile e vantaggioso affidare il Governo al così detto “Uomo Chiave” definito da un quotidiano nazionale
“Il Signor Podestà”. Poiché i risultati sono sotto gli occhi di tutti, si rende necessario conoscere quali valutazioni, quali strategie, quali azioni siano state considerate ed intraprese per evitare una prevedibile perdita di posti di lavoro nel settore Siderurgico, con inevitabili ripercussioni Sociali in tutta la Val di Cornia.
Che piaccia o no, è un passaggio obbligato ed ineludibile, senza il quale la Gente comune continuerà a non comprendere “Cosa ci è accaduto e Perché”. Privare la Città di questa oggettiva ed ineludibile riflessione critica, renderà impossibile comprendere cosa ci sta accadendo e quali prospettive di sviluppo potranno concretizzarsi nel nostro territorio.
E’ un passaggio obbligato prima di iniziare un “Nuovo Percorso”. Una sorta di TRANSUMANZA SOCIALE oltretutto IRREVERSIBILE. Siamo consapevoli che nulla sarà come prima. E sappiamo anche che a differenza delle classiche transumanze, quando il Pastore conosceva dove condurre il Gregge verso pascoli ricchi di acqua, nel corso dell’attuale TRANSUMANZA SOCIALE, prevale una diffusa Ansia ed Insicurezza. Il SISTEMA PIOMBINO che non è riuscito a prevenire criticità vitali come la perdita di posti di lavoro, ne esce completamente sfiduciato con il rischio di innescare una Crisi Sociale. Verrà meno quella Passiva Sottomissione che ha consentito di Governare tranquillamente questo territorio per un intero ventennio. La Sfiducia non può che determinare il rischio di una perdita della Coesione Sociale.
E’ esattamente ciò che le Persone Disabili Gravissime ed i loro Familiari temono maggiormente in conseguenza del fatto che ognuno cercherà di risolvere individualmente le personali criticità esistenziali. Cresce il timore che si verrà a formare una enorme Faglia Sociale che separerà il Continente di chi ce la fa, dal Continente di chi non ce la fa.
Nasce così la rabbia, le contestazioni e soprattutto la ricerca di un Capro Espiatorio. E poco importa se a farne le spese sarà il nuovo Sindaco Massimo Giuliani, oltretutto a fronte di responsabilità che concretamente attengono le precedenti Amministrazioni.

Alberto Guerrieri