FINE VITA

Cappato va dai carabinieri e si autodenuncia...
Il pensiero e la proposta dell'Associazione Diritto Vita Dignitosa sulla delicatissima questione del Fine Vita per evitare una inutile contrapposizione con l'Ass. Coscioni


Piacenza

Stiamo assistendo ad un'eclissi sociale irreversibile?
Una bella domanda...


 

FINE VITA

Il pensiero di Alberto Guerrieri indirizzato alla Dott.ssa Laura Brizzi,
nuova Direttrice ASL NORD-OVEST Toscana, sulla delicatissima questione della EUTANASIA.

Intervista TG di Telegranducato del 23 ottobre 2019

SUICIDIO ASSISTITO: FAVOREVOLI O CONTRARI ?

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale si riaccende il dibattito sul suicidio assistito.
Nella convinzione che di fronte ad una questione delicatissima come la Vita e la Morte non serve dividersi, non apporta nessun contributo, abbiamo rivendicato per TUTTI il Diritto ad una Vita Dignitosa.

 

 

 

 

Lettera al Presidente della Repubblica italiana: On. Sergio Mattarella

 

 p.c. Pres. Consiglio Giuseppe Conte, Piazza Colonna 370 - 00186  Roma

 p.c. S.E.Card: Gualtiero Bassetti Piazza 4 novembre n.6    -06123  Perugia

 

Oggetto: Suicidio assistito

 

Gentile Presidente, nella considerazione di rappresentare la Nazione,  Lei si trova nella necessità

di tutelare sia chiunque reclami il Diritto ad una Morte Dignitosa, che chiunque reclami il Diritto ad una Vita Dignitosa. Per questo La invitiamo a formulare  un messaggio chiaro alla Nazione.

Riteniamo pericoloso il messaggio del Presidente del Consiglio, Conte. Dopo la Consulta ha affermato : “Non esiste il diritto alla morte”.

Questo messaggio rischia di creare una profonda  dicotomia. Da una parte chi la pensa in un modo, dall’altra chi la pensa diversamente. La nostra Società è già divisa per gli effetti della crisi Politica, Istituzionale, Finanziaria. Per questo, Presidente, La invitiamo a dire semplicemente la verità:

 “ in Italia non esiste ancora per tutti, il  Diritto ad una Vita Dignitosa, senza il quale l’accesso

    ad una morte Dignitosa, non è  più libera scelta nel rispetto di un Diritto riconosciuto.

    E’ la fuga da una sofferenza non più tollerabile, oltretutto nell’indifferenza di una Società

   che finge di non recepire questo problema come presupposto di un sentimento di coesione    

   sociale. Non esiste il Diritto ad una  Vita Dignitosa, quando non sono garantite vitali necessità

   assistenziali. In questo caso la scelta del Suicidio Assistito, non è libera scelta. E’ indotta dalla 

   sofferenza. Il caso del Sig Bertocco, per parlar chiaro !

Ma a Lei, Sig. Presidente, compete anche il dovere di prevenire una inevitabile emergenza sociale, nel caso in cui, si lanci il generico messaggio, che anche in Italia è consentito il suicidio assistito.

Possibile che nessuno rabbrividisca al solo pensare di quante saranno le Vittime Innocenti ?

Intendendo per Vittime Innocenti qualsiasi Persona Disabile, indipendentemente dalla gravità della malattia. Sono le Persone più  fragili psicologicamente. Magari ricevono assistenza ma non hanno il conforto della Famiglia, di un sorriso. E ritenendo questa vita non più degna di essere vissuta, approfitteranno dell’opportunità offerta loro da questa ”nobile nazione”.

Complimenti a tutti !

Le parole di Papa Francesco, che ha definito i Casi Estremi, gli Ultimi, PERSONE INVISIBILI perché la Società ha girato lo sguardo altrove,questa forte denuncia, avrebbe dovuto trovare ben

altro sostegno, dal mondo Laico. Qualcuno avrebbe dovuto dire forte e chiaro che la Società, tutti noi, siamo IPOCRITI, perché fingiamo di non vedere questi Ultimi, questi Casi estremi. Offendono le nostre coscienze. Ma oltre al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, qualcosa va detta anche al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Carissimo Card. Bassetti, abbiamo già avuto occasione di confrontarci sul tema degli INVISIBILI, nella circostanza della lettera che la nostra Associazione ha consegnato brevi manu al santo Padre.

Ma Lei , Card. Bassetti, è proprio sicuro che la Chiesa sia coerente sino in fondo, con la Sua Missione ?

Non vedo più un Padre Rossi. Un Padre francescano che nella Città di Piombino, dopo aver officiato la Santa Messa, mi diceva: andiamo Alberto, andiamo a visitare chi ha bisogno.

Perchè l’Organizzazione della Chiesa, da secoli, così ben strutturata sul territorio italiano, le infinite Diocesi, e i tanti Vescovi, non invitano con l’esempio, i Sacerdoti, le Associazioni cattoliche e quant’altro esiste di ben organizzato, ad uscire fuori dalle Chiese, per far sentire con la loro presenza fisica, con la loro vicinanza concreta, che la Chiesa ancora esiste oltre le parole, oltre le Santissime messe ?

Con ossequio,

a nome e per conto www.dirittovitadignitosa.it                         

 

Piombino 29 settembre 2019

Alberto Guerrieri

 

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